UN FERRAGOSTO FA



Un ferragosto fa ci siamo svegliati a Parigi.
Era una fredda e piovosa mattina autunnale di mezza estate,
ed eravamo a Parigi.
Era il giorno prescelto.
Del nostro soggiorno parigino,
fatto di sistemazioni che avessero la cucina,
e bagagli pieni di scorte di cibo,
quello era il giorno prescelto,
quello in cui avremmo sfidato la sorte e mangiato al ristornate.
Ovviamente trattavasi di un ristorante che avevamo scelto dopo ore e ore di studio su internet, spulciando fra blog, siti internet, guide e chipiùnehapiùnemetta!
E non si trattava di un ristorante che cucinava ANCHE senza glutine,
ma di un ristorante che cucinava SOLO senza glutine.
Il prescelto:
NOGLU (16, passage des Panoramas, 75002 PARIS).
Siamo arrivati in questo delizioso vicoletto e ci hanno fatto subito accomodare ad un tavolino fuori.
Il cameriere ci ha portato una lavagnetta con i due menù del giorno.
Nonostante il tanto studiare, non sapevamo che il sabato a pranzo il ristorante proponesse solo ed esclusivamente la formula Brunch (ahimè).
Ovviamente con due mostriciattoli al seguito la formula Brunch non era la soluzione ottimale,
ma ormai eravamo seduti.
E mentre studiavamo il menù ci siamo accorti che proprio di fronte c'era
NOGLU Take Away, che forse era più adatto a noi.
Ma ormai eravamo seduti, 
e ci saremmo goduti il nostro pranzo (qualunque fosse stato) da seduti.
Il primo menù prevedeva:
un centrifugato di frutta,
una bevanda calda a scelta,
pane tostato, burro & marmellata,
toast con uovo e bacon,
tris di formaggi,
un dessert a scelta.
Il secondo menù prevedeva:
un centrifugato di frutta,
una bevanda calda a scelta,
pane tostato, burro & marmellata,
spezzatino di agnello,
un dessert a scelta.
Come si dice dalle nostre parti: accident'al meglio!
Io non mangio assolutamente agnello e l'uovo con il bacon non mi piace.
Il babbo non prevede nella sua dieta tè, centrifugati e pane burro e marmellata.
La principessa non mangia formaggi se non il parmigiano (e di una sola marca), non beve centrifugati, non beve tè, non mangia pane e marmellata e non mangia agnello (o almeno credevo).
Il mostriciattolo beve tè e mangia pane e marmellata, ma non mangia niente di tutto il resto.
Il babbo trova la soluzione:
"Senti, ordiniamo tutto, vediamo di riuscire a far mangiare qualcosa a loro e quando usciamo, noi due (che possiamo agglutinarci), a turno, andiamo a mangiare un panino al Burger King.
E così ordiniamo entrambi i menù, e diciamo al cameriere di portare subito tutto che si saremmo divisi (alla ben'e meglio) il tutto.
E così facciamo.
Io pranzo con pane burro e marmellata, mi bevo entrambi i centrifugati, e mi bevo uno dei due tè.
Il babbo assaggia tutto (tranne tè, centrifugati e pane e marmellata) ma non gli piace niente.
La principessa si fa fuori praticamente tutto lo spezzatino di agnello, e dei brownies
Il mostriciattolo beve un tè, assaggia il toast con uovo e bacon e si innamora del pane con la marmellata di ciliegia (e mi fa promettere che appena rimpatrieremo compreremo subito marmellata di ciliegie). E poi si fa fuori una torta di frutta.
Aspettando il conto io e la principessa visitiamo anche il Take Away,
dove trionfa una vetrina piena di dolcetti meravigliosi e sandwich ricchi di ingredienti ricercati e quindi poco adatti ai mostriciattoli.
Compriamo delle banalissime patatine confezionate (banali ma impossibili da trovare gluten free a Parigi) e delle brioche che si rivelano deliziose.
Bilancio del pranzo.
Il babbo non ha molto apprezzato.
A me è molto piaciuto il contesto, l'atmosfera e il pane con la marmellata.
Ma più ancora è piaciuta la rilassatezza di godersi un pranzo dove tutto era mangiabile da tutti!
La principessa si è innamorata dello spezzatino di agnello.
Il mostriciattolo si è innamorato della marmellata di ciliegie.
Il brunch è una formula particolare, e due soli menù non sono molto, 
ma mi sentirei senza dubbio di consigliarlo a chi passa per Parigi.
Paghiamo il conto e ce ne andiamo.
Senza fermarci al Burger King.


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